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Il secondo fine settimana del Festival della Piana del Cavaliere riparte al Teatro Mancinelli venerdì 10 settembre alle ore 21 con Storia di un Gesù.
“Ho trovato Gesù, Gesù è a casa mia”: con queste parole Pier Paolo Pasolini un pomeriggio di febbraio del 1964 comunica a Elsa Morante e a Ninetto Davoli di aver finalmente trovato la persona che avrebbe potuto interpretare Cristo nel suo film “Il Vangelo secondo Matteo”. Uno spettacolo in prima assoluta per narrare la storia e le vicende di Enrique Irazoqui.
Sabato 11 settembre alle ore 18 al Teatro Mancinelli la Georgian Chamber Orchestra porterà il proprio pubblico alla scoperta della musica caratteristica della Georgia, loro paese di provenienza. Sarà un modo per scoprire una nuova tradizione sonora e musicale. A seguire, alle 21.30, il Duomo di Orvieto farà da scenografia al concerto de I virtuosi del Teatro alla Scala, gruppo cameristico d’eccellenza mondiale, per un evento davvero imperdibile.
La chiusura del Festival sarà affidata all’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani, diretta da Hossein Pishkar, con la sinfonia n. 45 di F. J. Haydn e la sinfonia n. 2 di L. v. Beethoven, un programma dunque improntato sul classicismo con due autori tra i più importanti del repertorio sinfonico. Il concerto si terrà il 12 settembre alle ore 21 al Teatro Mancinelli. Gli eventi collaterali di questo fine settimana saranno Pizz’n’zip, spettacolo di teatro-danza per grandi e piccini e la passeggiata naturalistica guidata dal CAI Orvieto con successivo concerto del Burtuqual Quartet presso la cantina Le Velette, luogo magico poco distante dalla città.
Fino al 12 settembre l’atrio del Palazzo dei Sette ospiterà la mostra “Ritratti narrativi” di Milena Smerilli, vincitrice del concorso per la realizzazione del manifesto 2021. Grande soddisfazione per il risultato di pubblico ottenuto durante il primo week-end. Il Quartetto di Cremona ha entusiasmato il pubblico con un programma d’eccezione: il Quartetto in mi minore di Verdi e il Quartetto per archi n. 1 di Saint-Saëns, scelti come omaggio al 120° anniversario dalla morte del primo e al 100° anniversario dalla morte del secondo. In apertura Cieli d’Italia opus 88 di Nimrod Borenstein, autore israelobritannico (classe 1969), commissionato proprio dall’ensemble.
Interpretazione intensa, spesso imprevedibile, data dall’alternanza di momenti corposi, interludi giocosi, per poi raggiungere attimi di malinconica intimità e fortissimi magistralmente strutturati.
Il concerto lirico dei solisti dell’Accademia del Teatro Carlo Felice di Genova eseguito sulle musiche di Bellini, Mozart, Donizetti e Rossini e a cura di Serena Gamberoni e Francesco Meli, è stato un’anticipazione del Galà Lirico che li ha visti come protagonisti il 5 settembre, in occasione del conferimento del Premio Aisico per l’Arte e la Cultura. Il Premio è stato assegnato a questa coppia artistica e di vita che ha saputo portare in tutto il mondo l’arte del canto, del teatro e del melodramma, segnalandosi negli ultimi vent’anni come riferimento internazionale della cultura musicale del nostro Paese. Il loro valore artistico è affiancato dal grande impegno per il sociale. In piena pandemia Meli e Gamberoni hanno fondato l’Accademia di Alto Perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici del Teatro Carlo Felice di Genova, rivolta alla formazione e al sostegno concreto di giovani cantanti lirici a cui in parte il Premio Aisico potrà contribuire.
Grande successo di pubblico per la conferenza su Leonardo Sciascia e la bellezza politicamente scorretta, tenuta dal nipote Fabrizio Catalano nella sede CittàSlow di Orvieto. Il weekend si è concluso con la prima assoluta del concerto Coincidenze, con l’esecuzione di tre brani composti da Daria Scia-Accademia Chigiana, Livia Malossi-Festival Gaudeamus e Beste Ozcelebi-Festival Impuls, interpretati da Giovanni Drago e diretti da Hossein Pishkar.