Concerto scenico per grandi e piccini
Violino, movimento e canto Eleonora Savini
Violoncello, movimento e canto Federica Vecchio
Note di sala
Un concerto sta per iniziare. Due figure entrano fiere di esibirsi per il proprio pubblico. Con loro, su scena, un microfono e uno strano pedale capace di registrare i suoni e accompagnare i musicisti: una loop station. Ogni cosa però, prima ancora di questa, può essere strumento: fanno musica le zip, i bottoni, gli stessi passi delle concertiste mentre entrano in scena. È così che a poco a poco, le due ragazze iniziano a conquistare spazio e pubblico. A prima vista sembra complicato distinguerle: la loro divisa è la stessa, stessi i colori, entrambe cantano. L’unica chiara differenza è negli strumenti che suonano: una ha un violino e una un violoncello. Pian piano, molte altre differenze verranno allo scoperto durante questo rocambolesco concerto: il loro stile, i loro scopi e le loro passioni, spesso totalmente in contrasto. Sebbene in un primo momento queste differenze sembrino compromettere il loro rapporto, grazie proprio alla magia della musica e alla voglia di suonare assieme, ognuna di esse ritrova l’altra e se ne arricchisce, permettendo al concerto di chiudersi in totale armonia.
Il terzo personaggio, il pedale della loop station, è parte solida della drammaturgia: la musica nella modernità è creata da macchine, che sembrano a volte prendere il sopravvento e “sminuire” l’individuo nella sua unicità. Tuttavia la facile accessibilità alla musica di ogni tipo proprio grazie alla tecnologia permette ai giovani di oggi di venire continuamente stimolati e di arricchire il proprio panorama musicale, composto da scelte profondamente personali. In questo senso, la macchina offre una vasta gamma di stili e di interpretazioni tutte valide e interessanti, dalla classica, al charleston, fino al rock’n’roll. Potremmo dire che oggi non esiste più una distinzione tra generi musicali superiori o inferiori: la musica è tanta e diversa, ogni genere ha i suoi codici e il suo personale fascino di cui godere.
La diversità può esistere anche quando
due persone sembrano simili da fuori.
Guidati dalle note del violoncello e del violino,
potremo sperimentare come due caratteri
si rivelano e si intrecciano, e quanto
questa scoperta può essere divertente!
Il teatro musicale
Il teatro musicale scenico è una moderna fusione tra musica e teatro e in questo caso anche fra danza e canto: le due performer oltre ad interpretare con i loro strumenti brani di ogni genere musicale, recitano, cantano e ballano mostrando come ogni idea, ogni intenzione e ogni scopo possano essere espressi chiaramente senza bisogno di aggiungere parole. Un virtuosismo, reso con ironia e leggerezza, che permette a qualsiasi spettatore, ancor più ai bambini, di godere appieno dell’esecuzione dal vivo di brani che potrebbero normalmente risultare di difficile ascolto, e di vivere quindi in prima persona l’immenso mondo di emozioni e sfumature che la musica sa offrire. Lo spettacolo è stato concepito per essere presentato e inscenato dalle sale di concerto ai teatri, ma grazie alla sua struttura tecnica leggera può essere esposto presso gli edifici scolastici. È aperto a pubblico composto da classi o famiglie. Pietro Gudioso è nato a Roma ma residente a Bruxelles, è coreografo, interprete e regista. La sua passione per la danza e il linguaggio del corpo proviene da una lunga tradizione artistica. Ha iniziato ad esplorare la pittura e la fotografia, fino alle arti circensi, rendendosi co-fondatore di uno spazio per incontri artistici. Ha condiviso il suo entusiasmo viaggiando per l’Europa creando spettacoli musicali per bambini: Goldmädchen, Senegalliarde, Pizz’n’Zip (Lucerne Festival), Schnik, Schnak, Bremen Stadtmusikanten, Aqualina, Terranova, Biancaneve, Foresta (Philharmonie Luxembourg), Somnia (Elbphilharmonie Hamburg). Possibile legare alla performance (precedentemente o in seguito), piccoli atelier musicali pedagogici in cui gli attori si incontrano e interagiscono direttamente con il loro pubblico.
Eleonora Savini
Si è diplomata presso il Conservatorio di Santa Cecilia in Roma con il massimo dei voti e ha conseguito il Master of Arts in Music Performance presso il Conservatorio della Svizzera Italiana (Lugano). Il suo eclettismo ed entusiasmo verso tutte le arti e i diversi generi musicali l’hanno spinta a dedicarsi ad una carriera full-time nel teatro musicale: ha debuttato con Heroïca (vincitore del premio Junge Ohren Preis 2014), a seguire Goldmädchen, entrambi produzione del Lucerne Festival, Domande in Teatro Dimitri (Verscio), Senegalliarde e Pizz’n’Zip (Lucerne Festival 2018/2019), Voci di Notte (Compagnia Teatro Daruma), Foresta (Philharmonie Luxembourg). Ha collaborato con Musica- Impulscentrum voor Musiek (Neerpelt), e partecipato allo sviluppo dell’Atelier Babelut Parcours, per bambini dagli 0 ai 3 anni. I suoi show sono in continua diffusione nelle più importanti sale da concerto europee (KKL Luzern, Elbphilharmonie Hamburg, Philharmonie Luxembourg, Wiener Konzerthaus, Kölner Philharmonie).
Federica Vecchio
Ha studiato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma con il Maestro F. Strano e si è diplomata presso il Conservatorio di Perugia F. Morlacchi nel settembre 2007, sotto la guida del Maestro M. Damiani. Ha conseguito anche un Master in Classical String Performances con l’ungherese Maestro Ferenz Szucs. Ha collaborato con numerose orchestre, ensemble cameristici e spettacoli teatrali. Fra gli altri, è membro del quartetto femminile Shararè e dell’ottetto di violoncelli Edone. Attualmente lavora in differenti realtà musicali, dal classico al bossa nova, dall’improvvisazione contemporanea al teatro musicale fino anche alle rock band. Con Marzia Ricciardi e Dosto ha fondato un nuovo trio teatrale/musicale, Musicomici, riscuotendo grande successo in Italia’s Got Talent 2013 e portando il proprio show, Allegro con Trio, in vari teatri italiani. La musica, come il teatro, è per lei un continuo flusso di nuove idee e progetti, passione e dedizione.
Pietro Gaudioso
Nato a Roma ma residente a Bruxelles, è coreografo, interprete e regista. La sua passione per la danza e il linguaggio del corpo proviene da una lunga tradizione artistica. Ha iniziato ad esplorare la pittura e la fotografia, fino alle arti circensi, rendendosi co-fondatore di uno spazio per incontri artistici. Ha condiviso il suo entusiasmo viaggiando per l’Europa creando spettacoli musicali per bambini: Goldmädchen, Senegalliarde, Pizz’n’Zip (Lucerne Festival), Schnik, Schnak, Bremen Stadtmusikanten, Aqualina, Terranova, Biancaneve, Foresta (Philharmonie Luxembourg), Somnia (Elbphilharmonie Hamburg).
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