L’Associazione Festival della Piana del Cavaliere è un’associazione senza scopo di lucro, nata nel settembre 2018. Il suo primo progetto però è stato realizzato nell’estate del 2017, con la prima edizione del Festival della Piana del Cavaliere, svolta nella Marsica (Piana del Cavaliere appunto e, per l’esattezza, a Pereto) dove Aisico S.r.l., nostro main sponsor, ha il campo prove di crash test.

Scopo statuario dell’Associazione è quello di svolgere attività di utilità sociale, mediante l’organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività anche editoriali di promozione e diffusione della cultura.

Scopo dell’Associazione è quello di promuovere la cultura e l’arte, in particolare realizzando le manifestazioni denominate “Festival della Piana del Cavaliere” e “Accademia del Festival della Piana del Cavaliere” sostenendone e promuovendone le attività artistiche e culturali collegate.

Nel 2018 si è svolta la seconda edizione del Festival – sempre a Pereto – e è nato il progetto dell’Accademia del Festival della Piana del Cavaliere: la differenza sostanziale è che il Festival si svolge in estate nell’arco di due settimane, tra eventi e masterclass, mentre l’Accademia, tenuta da docenti di fama internazionale, si svolge da novembre a giugno.

Nel 2019 e nel 2020 sia il Festival che l’Accademia si sono spostati a Configni, in provincia di Rieti. La scelta non è stata casuale. Configni è il paese di appartenenza della nostra direttrice artistica Anna Leonardi. Il sentirsi “a casa” è stato determinante per questi due anni di attività in cui non sono mancati i riconoscimenti (abbiamo ottenuto un contributo dalla Regione Lazio per lo spettacolo dal Vivo 2019, un contributo dal MiBACT poiché ci è stato concesso il marchio dell’anno del patrimonio culturale 2018, siamo entrati a far parte della rete di ItaliaFestival e di Effe Label).

Il 2019 è stato un anno molto importante poiché l’Associazione ha creduto e voluto realizzare un progetto orchestrale. Con regolari audizioni, è stata costituita l’Orchestra Filarmonica Vittorio Calamani; un’orchestra non giovanile, ma formata da giovani professionisti. Guidata dal direttore d’Orchestra Hossein Pishkar, ha esordito nell’estate 2019, durante la terza edizione del Festival, e ha continuato ad esibirsi in diverse tournée e concerti.

Sono tre i punti di forza dell’Orchestra: il talentuoso direttore, la possibilità lavorativa per i giovani e i musicisti (quello che l’Associazione si prefigge di fare fin dalla sua nascita) e la volontà di costituire un’Orchestra stabile nel centro Italia luogo in cui le orchestre stabili vanno sempre diminuendo.

Hossein Pishkar è stato definito da molti critici come un astro nascente della direzione d’orchestra a livello europeo. Iraniano d’origine poi trasferitosi in Germania per compiere gli studi musicali, è stato uno tra i pochissimi direttori selezionati da Riccardo Muti per far parte della sua Italian Opera Academy. Hossein Pishkar ha potuto imparare l’arte della direzione d’orchestra soprattutto avvicinandosi alla grande tradizione dell’opera lirica italiana. Il successo è stato tale che il Maestro è stato chiamato a dirigere varie volte l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata proprio da Muti. Qui ha conosciuto la nostra direttrice artistica Anna Leonardi che lo ha invitato come direttore musicale stabile della nostra Orchestra.

Per far fronte a questi mesi di lockdown per lo spettacolo dal vivo è nato il nuovo progetto di Antecedente, il webfestival in cui i nostri artisti si esibiscono e dialogano con il pubblico.
Nonostante tutte le difficoltà del 2020, la nostra crescita artistica ci ha fatto approdare a Orvieto a partire dal 2021. Una convenzione stretta con il Comune, infatti, ha portato alla concessione degli spazi sia per l’Accademia, sia per il Festival estivo e l’Orchestra.

Il messaggio che l’Associazione continua a diffondere costantemente in questi anni è che la cultura è di tutti ed è una possibilità di crescita per tutti. Una cultura accessibile e fruibile significa libertà e partecipazione per questo Paese che è stato la Patria dei più grandi artisti e musicisti e troppo spesso sembra dimenticarsene.